giovedì 21 novembre 2013

La storia del presepio napoletano

Che il presepio, vi piaccia o meno, che siate cattolici oppure no, di certo un salto nella città che per antonomasia è famosa per i suoi presepi, in questo periodo pre-natalizio, bisogna pur farlo. E allora, se avete un po' di tempo a disposizione, vi consiglio di visitare la più bella via dei presepi, quella di San Gregorio Armeno, nella città partenopea, Napoli.
Ma raccontiamo un po' di storia.
Il presepe napoletano rappresenta la nascita di Gesù ambientato nella Napoli settecentesca, ma l'arte del presepio napoletano è piuttosto antica, infatti le prime rappresentazioni risalgono già all'anno 1024 nella chiesa di S. Maria del Presepe. Tuttavia solo dal XV secolo in poi, nascono gli scultori delle famose statuette del presepe; tra essi abbiamo i fratelli Pietro e Giovanni Alemanno, che nel 1470 crearono le prime statuette della natività. Da allora si alternarono molti scultori e artigiani, fino al 1534 quando a Napoli arriva San Gaetano da Thiene che aveva già lavorato nel presepe di Santa Maria Maggiore a Roma, la cui popolarità divenne ancora più famosa con il presepe allestito all'Ospedale Incurabili.
All'inizio del seicento, ci fu il periodo del presepe barocco, dove al posto delle classiche statuette vi erano dei manichini di stoffa a grandezza umana. Verso la fine dello stesso secolo, il presepio napoletano si arricchisce di teatralità, rappresentando non solo la natività ma anche la vita quotidiana tra le piazze e i vicoli della città. Il sacro si mescola quindi con il profano e così nel presepio troviamo, i nani, le donne con la gobba, le lavandaie, gli osti, i ciabattini, che fanno da cornice all'evento della nascita di Gesù.
Il settecento fu un periodo di grande splendore per il presepe napoletano, in quanto esso uscì dalle chiese per diffondersi nelle case, nelle famiglie e nelle dimore aristocratiche del tempo; le statue di pezza e stoffe, furono trasformate in statuette di terracotta e Giuseppe Sanmartino, uno dei più grandi scultori napoletani del periodo, creò la prima scuola di artisti del presepio.
Il presepio napoletano è un insieme di simboli, dove ogni personaggio, ogni animale, ogni statuetta ha un preciso significato religioso e rappresentativo del vivere quotidiano. Attualmente, pur rimanendo uno dei grandi simboli della tradizione italiana e napoletana nel mondo, è sopratutto uno strumento descrittivo ed identificativo di una comunità che cambia. Ed anche il presepe si è evoluto e si è modernizzato, introducendo al suo interno, nuove statuette che rappresentano i personaggi più in voga del momento, dal mondo dello sport a quello della politica e dell'economia.
Il presepio non è più solo il simbolo della nascita di Cristo, ma è soprattutto un modo per identificare un popolo che lotta per sopravvivere e che nonostante tutto, resta unito.

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