E' molto importante riuscire a riconoscere per tempo questi disturbi e poter intervenire prima che sia troppo tardi. Fra le problematiche più frequenti, connesse ai disturbi mentali vi è sicuramente l'attacco d'ansia di cui le donne soffrono il doppio degli uomini.
Ma cos'è l'ansia? In psichiatria essa è intesa come una vera e propria malattia sociale, in cui l'individuo normale è costretto a confrontarsi con le proprie capacità; sono situazioni vissute con disagio derivante da un'incombente minaccia alla propria integrità fisica e morale che potrebbe trovare risoluzione solo nella fuga.
Vorrei inoltre fare una distinzione fra "ansia e paura", spesso confuse tra loro. A differenza dell'ansia che è endogena e si configura come attesa di un pericolo indeterminato, la paura è un reazione esogena, di fronte ad un pericolo obiettivo e individuale, quindi coscientemente riconosciuto. Tuttavia l'ansia diventa spesso paura, è ciò accade quando la minaccia ignota tende, nel tentativo di risolversi, a concretizzarsi su un concetto e diventare probabilità e certezza. L'ansia infatti può diventare cronica e creare dei disturbi fisici e psico-somatici, tanto che chi ne soffre, vive costantemente nel dubbio e nel timore, sempre accompagnato da cefalea e da disturbi del sonno.
L'ansia può insorgere già dall'adolescenza e in età giovanile con picchi che vanno tra i 14 e 30 anni. Ma se non curata in tempo, può perdurare, con conseguenze davvero spiacevoli.
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